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Il segmento testuale Palazzo Giusti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 366

Brano: [...]Ro.

Palazzo del Pero, Strage di

Frazione del Comune di Arezzo, a 11 chilometri dal capoluogo, durante la Guerra di liberazione fu teatro di una strage compiuta dai tedeschi.

Il 24.6.1944, mentre mietevano il grano in un podere lungo la strada di Molin Nuovo, 10 contadini inermi furono catturati senza alcun motivo dalla soldataglia nemica in ritirata. Aìlineati lungo la strada i dieci lavoratori furono trucidati con scariche di mitra.

Palazzo Giusti

Situato a Padova (v.) in via S. Francesco n. 55, durante la Guerra di liberazione Palazzo Giusti divenne tristemente noto come sede del cosiddetto Comando Supremo di pubblica sicurezza della repubblica di Salò. Nel novembre del 1944 vi si insediò il seniore della Milizia Mario Carità, capeggiando una cinquantina d’uomini per riprendere l’attività repressiva antipartigiana iniziata dopo l’8.9.1943 a Firenze e interrotta nel luglio del 1944 all incalzare del fronte bellico (v. Carità, Banda).

L’attività poliziesca daila banda Carità a Padova venne svolta in collaborazione con un distaccamento bene organizzato che aveva sede a Vicenza e fece le sue prime vittime dopo pochi giorni. Poiché[...]

[...]’imboscata tesa al comandante partigiano . Otello Pighin (v.) che rimase colpito a morte, caddero nelle mani della banda Carità la maggior parte degli esponenti del C.L.N. regionale veneto che avevano trovato rifugio presso la Casa di cura del professore Luigi Palmieri. Furono così arrestati Egidio Meneghetti, Giovanni Ponti, Luigi Palmieri stesso, Luigi Martignoni, Attilio Casilli e altri ancora. Quella notte il grande « salone delle feste » di Palazzo Giusti fu riempito di prigionieri, uomini e donne, mentre negli uffici si susseguivano gli « interrogatori » in un clima allucinante. Il palazzo rimase quartier generale della banda Carità sino alla Liberazione. Negli ultimi giorni, lasciati liberi i prigionieri sopravvissuti, gli aguzzini si dettero alla fuga tentando di riparare in Germania. Il Carità fu ucciso all’AIpe di Siusi, mentre alcuni dei suoi accoliti furono arrestati e processati nel dopoguerra.

Una lapide murata accanto al portone di Palazzo Giusti, con un bassorilievo che raffigura una nave e riporta le parole di una canzone compos[...]

[...]e negli uffici si susseguivano gli « interrogatori » in un clima allucinante. Il palazzo rimase quartier generale della banda Carità sino alla Liberazione. Negli ultimi giorni, lasciati liberi i prigionieri sopravvissuti, gli aguzzini si dettero alla fuga tentando di riparare in Germania. Il Carità fu ucciso all’AIpe di Siusi, mentre alcuni dei suoi accoliti furono arrestati e processati nel dopoguerra.

Una lapide murata accanto al portone di Palazzo Giusti, con un bassorilievo che raffigura una nave e riporta le parole di una canzone composta da Egidio Meneghetti coi suoi compagni di cella, ricorda le vicende di cui fu teatro.

Bibliografia: Sergio Boscardin, Palazzo Giusti, Ed. Zanocco 1945; Ida D’Este, 10114 Croce sulla schiena, Ed. Fantoni 1953; Ritorno a Palazzo Giusti, Testimonianze raccolte a cura di Taina Dogo Baricolo, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1972.

T.D.B.

Palazzo Vidoni, Patto di

Accordo stipulato il 2.10.1925, nella sede del Partito fascista, fra i dirigenti delle Corporazioni nazionali (v. Corporativismo fascista) e quelli della Confederazione dell’industria.

Il Patto di Palazzo Vidoni assegnò alle organizzazioni sindacali fasciste il monopolio della rappresentanza dei lavoratori riguardo a tutti i rapporti contrattuali con gli industriali. Esso stabilì inoltre l’abolizione delle commissioni interne (v.) di fabbrica, le cui funzi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 696

Brano: [...]enti fra i vari comandi, dirigendo il servizio informazioni » (come si legge nella motivazione della medaglia di bronzo conferitagli nel 1953 per questa sua attività).

Costretto a lasciare la città per sfuggire alle ricerche della polizia fascista, il 7.1.1945, in seguito a una delazione, fu arrestato a Padova con altri membri del C.L.N. regionale e insieme al figlio dodicenne Giorgio. Sottoposto a torture dagli scherani della banda Carità in Palazzo Giusti e destinato infine ai lager tedeschi, dopo 4 mesi di detenzione si salvò grazie all'intervento di autorità fasciste che ne ritardarono la deportazione per trarre vantaggi al momento della caduta del regime.

Fu il primo sindaco di Venezia dopo la Liberazione, fino alle elezioni del marzo 1946, commissario alla Biennale e poi presidente della stessa fino al 1960, nonché presidente della Società europea di cultura. Eletto alla Costituente nel 1946, nel 1948 fu rieletto alla Camera e dal 1953 al Senato. Nel 195455 fu ministro per il Turismo, lo sport e lo spettacolo.

Pontone, Caldino

Fer[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Palazzo Giusti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Bibliografia <---C.L.N. <---fascismo <---fascista <---fasciste <---fascisti <---Attilio Casilli <---C.G.I.L. <---Carità a Padova <---Carità in Palazzo Giusti <---Cento Stelle <---Comune di Ostiglia <---Cronologia <---Egidio Mene <---Giovanni Ponti <---I.N.C.A. <---Il C <---Il C L <---La Nuova Italia <---La Nuova Italia Editrice <---Luigi Palmieri <---Milizia Mario Carità <---Nuova Italia <---Orzano di Romanzacco <---P.C.I <---P.P. <---P.S.I. <---Patto di Palazzo Vidoni <---Ritorno a Palazzo Giusti <---S.S. <---Storia <---T.D.B. <---Taina Dogo Baricolo <---anarchismo <---antifascismo <---antifascista <---antipartigiana <---cristiana <---cristiano <---ideologico <---sovversivismo <---veneziane <---vitalisti



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